GLI EVENTI
November 20, 2023
Anteprima del film documentario "Carlo Porta, poeta" presso la Cineteca Arlecchino di Milano.
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June 12, 2023
Casa Manzoni ospita la presentazione del Lament del Marchionn di gamb avert,...
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Carlo Porta fratello [...], io Meneghino Fenestra girovago, stando oggi in Bologna, né sapendo domani dove sarò, vi saluto con tenerezza e desiderio di cuore [...]. Addio, Omero dell’Achille Bongé – Addio.
Ugo Foscolo
On talent inscì foeura de misura, / senza nanch l’ombra mai de dass el ton, / on’anima inscì candida, inscì pura, / pienna de carità, de compassion.
Tommaso Grossi
Il suo talento ammirevole, che si perfezionava di giorno in giorno, e al quale non è mancato altro che l’esercizio in una lingua colta per porre chi lo possedeva nelle primissime file, lo fa rimpiangere da tutti i suoi concittadini; il ricordo delle sue qualità è per gli amici motivo di rimpianto ancora più doloroso.
Alessandro Manzoni
Rileggo con piacere questo sonetto [Sissignor, sur marches] che, siccome è vero, rende presto o tardi inevitabile una rivoluzione in questo paese.
Stendhal
Carlo Porta è il Rossini della nostra poesia in dialetto milanese.
Giuseppe Rovani
Tra il Parini e il Manzoni, come poeta e satirico del costume, come inventore e modellatore di tipi saltanti su dalla vita, non può stare che il gran meneghino Carlo Porta.
Giosue Carducci
Se morirò ricco, lascerò una somma sufficiente perché si fondi in Milano una cattedra di milanese. [...] Vorrei evitare ai futuri milanesi la disgrazia di non poter più comprendere e gustare Carlo Porta.
Carlo Dossi
E fin da allora io m’arrischiavo a parlare nel dialetto di quello stupendo Carlo Porta che avrei voluto fosse ristampato nitidamente da Emilio Treves promettendogli un mio proemio aguzzo.
Gabriele D’Annunzio
Il genio di Carlo Porta vinse i moralismi imponendo ad aristocratiche dame cardinali giuristi e portinaie le sue poesie oscene perché nobilitate da una stupenda arte affascinante.
Filippo Tommaso Marinetti
Contra i melanconij, contra i magon / rezipe, el me zion, / rezipe i rimm del Porta.
Delio Tessa
Ma di Milano il Porta rintraccia una per una e piazze e vie; le rappresenta nella loro fresca vivacità popolare, come le membra di un unico corpo vivente, di un’unica vita. E il centro di tal vita non è né la piazza del Duomo, né il Broletto, né la Chiesa, né il potere civile; è il Verziere dove si vende, si compra, si chiacchiera, si fa l’amore, ricco di grida e di colorito, è insomma il popolo stesso.
Antonio Banfi
Mio padre leggeva, non male, le sestine di Carlo Porta, prima che mia madre mi leggesse il primo Dante o mi porgesse da leggere il Manzoni.
Carlo Emilio Gadda
Porta è – provvisoriamente – un immortale: finché esisterà qualcuno capace di intendere il suo linguaggio.
Eugenio Montale
Tutti siamo usciti dalle pieghe del costume di turco di Marchionn, o se piace meglio, dalla stanzaccia dove la Ninetta albergava i suoi clienti.
Giorgio Bassani
Le poesie di Carlo Porta sono uno dei grandi libri dell’educazione sentimentale di ogni lombardo.
Dante Isella
Ciò che, ad ogni lettura del grande Porta, maggiormente colpisce è la forza aggettante, la prepotente, irresistibile pregnanza fisica e, quasi, fisiologica della sua parola: direi la sua specificità più teatrale, che lirica o narrativa. Leggendo Porta è quasi impossibile resistere alla tentazione di pronunciarlo, di dirlo, di recitarlo.
Giovanni Testori
Porta è uno di quegli uomini che hanno vissuto profondamente le contraddizioni degli uomini,
delle idee, degli amori, delle speranze. La sua poesia è paesaggio e grido, momento di ragione e momento di passione.
Franco Loi
Porta è degno di essere incluso, accanto allo stesso Manzoni e al Leopardi, nell’unica “triade” accettabile che si possa escogitare nel campo della letteratura italiana moderna. Ma non si rende completa giustizia alla grandiosità e complessità del suo mondo espressivo e del suo sapere umano se non lo si accosta [...] anche ai Balzac, ai Dickens, insomma agli eccelsi rappresentanti del romanzo realista borghese – di quel romanzo che l’Italia non ha avuto.
Giovanni Raboni
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